LEZIONE 4

Grazie al connettore montato in precedenza possiamo portare la corrente alternata all'ingresso del nostro circuito ed applicarla al pezzo del circuito successivo.

Questi componenti si chiamano diodi, nella foto ce ne sono 4.
Di diodi ne esistono vari modelli e servono a varie cose, noi vedremo solo i modelli che ci interessano per il programmatore.
Il modello che utilizzeremo è il 1N4007.
Se non trovate lo stesso modello vanno bene anche i seguenti: 1N4003 - 1N4004, se poi avete dei dubbi potete chiedere un equivalente al vostro negoziante sicuramente vi saprà dare una mano.

Il diodo si presenta come un cilindro nero con due pezzi di filo che escono dal suo interno uno si chiama ANODO (A) e l'altro si chiama CATODO (K).
Si può notare subito il catodo dalla barra bianca a destra, posta sul contenitore del diodo (foto in basso).

I diodi sono collegati a "ponte", questo tipo di collegamento serve per una trasformazione intermedia tra tensione alternata e tensione continua.
In ingresso noi abbiamo una forma d'onda alternata (vista in precedenza) ed in uscita abbiamo una forma simile a quella in figura.

Il ponte di diodi non fa altro che trasportare la parte negativa delle semionde nella parte positiva.

Esempio:

Quindi avremo questo:

Ora dobbiamo montare i diodi sulla basetta e fare i nostri primi collegamenti.
Pieghiamo ad "U" il primo diodo e inseriamolo nella basetta mille fori come in figura.
Fate molta attenzione alla riga bianca del diodo.

Giriamo la basetta mille fori e saldiamo i due filetti che sporgono nel seguente modo:
Fate riscaldare il saldatore in modo che arrivi alla temperatura ottimale (5 - 8 minuti di attesa)
Bagnate la spugnetta con un poco di acqua.
Prendete lo stagno e scioglietene un poco sulla punta del saldatore tanto per renderla argentata e per vedere se è pronto.
Ora pulite la punta del saldatore con la spugnetta imbevuta d'acqua.

Nella punta del saldatore si sarà formata una piccola parte dove lo stagno si scioglierà più facilmente.
Questa zona è da ricordare perchè ci servirà durante il lavoro.
Andiamo avanti e posizionate il saldatore tra il filo che fuoriesce dalla basetta mille fori e la piazzola, come in figura.

Ora avvicinate lo stagno e scioglietene un pochino tra la piazzola, il filo ed il saldatore (nella zona dove lo stagno si scioglie più facilmente).
Cercate di toccare tutti e tre i componenti, se non ci riuscite avvicinatelo al saldatore.
Sciolto lo stagno fate scivolare la punta del saldatore verso l'alto e poi allontanatela, dovreste avere un bel cono.

E' molto importante rimanere poco tempo con il saldatore sui componenti e sulle piazzole, questo per evitare di bruciare determinati componenti o di staccare la piazzola dalla basetta.
Pulite costantemente il saldatore soprattutto se ci sono dei residui di stagno, solo così otterrete delle saldature perfette.
Non demoralizzatevi se le prime saldature non saranno lucide e ben fatte è solo una questione di tempo, provando e riprovando riuscirete a farle perfette.
Dopo aver saldato tutti e due i piedini del diodo tagliate i reofori in eccesso con delle tronchesine o con delle tronchesine per unghie come in foto.

Conservate in una bustina i reofori tagliati perchè ci potrebbero servire in futuro.
Inserite gli altri 3 diodi come avete fatto con il primo e saldateli nello stesso modo.
Ricordatevi di fare attenzione alla riga bianca.
Lasciate tra un diodo ed un altro due piazzole di distanza, solo per rendere le cose più facili in futuro.
Dovreste avere una basetta come in figura.

LEZIONE 5
LEZIONE 3